venerdì 23 agosto 2013

Un'altra Saggia si dimette... il coraggio delle donne?


Nadia Urbinati si dimette dalla Commissione...
 dei 35, dei 34 , anzi dei 33 "Saggi"


Riportiamo la dichiarazione completa della Urbinati:

Nadia Urbinati Al prof. Gaetano Quagliariello Ministro per le Riforme Istituzionali 

Caro Ministro, ti annuncio le mie dimissioni dalla Commissione degli Esperti per le Riforme Costituzionali. Le ragioni non riguardano i lavori della Commissione, ma le vicende politiche legate alla condanna di Silvio Berlusconi e la sua eventuale decadenza da Senatore. In questa vicenda, hai espresso opinioni e usato argomenti che non ritengo si adattino al tuo ruolo di Presidente della Commissione per la riforma della Costituzione. Opinioni e argomenti che rivelano una concezione delle Istituzioni tesa a favorire o non nuocere il potere di un leader di partito invece che le ragioni del diritto e dell’uguaglianza del cittadino innanzi alla legge. A essere messa in discussione è in conguenza delle tue dichiarazioni la legitimità stessa della Commissione che tu rappresenti in qualità di suo Presidente. Queste sono per me ragioni sufficienti per rassegnare le dimissioni. Non ho mai nascosto la mia opinione negativa su quella che ho definito un’anomala maggioranza, ma la stima che nutro per il Presidente del Consiglio mi ha convinto ad accettare l’invito a dare il mio contributo alla Commissione, per la buona riuscita della quale mi sono impegnata al meglio nel corso di questi mesi. La partecipazione ai lavori mi ha del resto consentito di apprezzare il valore dei miei colleghi, ai quali voglio esprimere il mio apprezzamento e inviare il mio saluto. Le vicende alle quali facevo sopra riferimento, e in particolare le tue posizioni, mi inducono anche a pensare che siano venute meno le condizioni che giustificano l’esistenza stessa della Commissione. Grazie per la tua costante cortesia 

Nadia Urbinati Bologna 22 agosto 2013

  

La seconda donna a dimettersi dalla cosiddetta Commissione dei 35 ora ridotta a 33: due donne, Lorenza Carlassare, giurista e costituzionalista, professoressa emerita di diritto Costituzionale all'Università di Padova, e ora, Nadia Urbinati politologa della Columbia University. 
La Commissione voluta dall'asse Napolitano-Letta, è stata nominata, con funzione consultiva, per discutere e relazionare rispetto alle riforme costituzionali.  
La Carlassare aveva lasciato l'anomala commissione, criticata da autorevoli costituzionalisti, per la procedura molto distante dallo spirito costituzionale, affermando il suo dissenso: "A questa aspirazione autoritaria io non ci sto e quindi la mia idea sarebbe di portare la mia voce dissidente, ma forse ho sbagliato ad accettare perché questa voce dissidente non avrà alcuno spazio".
Era stata la sospensione dell'attività del Parlamento decisa dal Pdl e sostenuta dal Pd, dovuta alla data della sentenza fissata dalla Suprema Corte su Mediaset, ad accelerare la decisione della costituzionalista.
Ora, un altro momento critico che riguarda sempre lui, l'uomo che tiene in scacco un Paese da data immemorabile, ha spinto un'altra Saggia a lasciare il Carrozzone di "Saggi".
Nelle interviste pubblicate oggi da Repubblica e dal Manifesto la Urbinati afferma con enfasi maggiore che non nel comunicato, lo spirito di parte e di difesa dell'amico Berlusconi del presidente della Commissione Quagliariello  e il suo dubbio rispetto al futuro delle Riforme per l'assenza di base comune e di fiducia nella Commissione.
Due donne hanno avuto il coraggio di svelare la farsa di questa Commissione di presunti Saggi e di affermare che il re, Giorgio, "è nudo".
Sarà per questo che nella precedente Commissione di 10 Saggi nominata da Napolitano non c'era nessuna donna?
Ironie a parte, le Riforme proposte contro ogni logica Costituzionale e contro ogni volere della Nazione, perdono pezzi e dimostrano la loro inattuabilità. 
Ma non bisogna abbassare la guardia e far sentire l'opposizione dei cittadini allo stravolgimento della Carta. 
Vigiliamo e facciamoci sentire.

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