Il 10 dicembre verrà discusso alla Camera in seconda lettura il
DDL 1359-B che, qualora approvato, renderà definitive le modifiche
costituzionali, in primis la modifica dell’art. 138.
Dopo la grande manifestazione del 12 ottobre, è proseguita in tutta
Italia una mobilitazione dal basso, spontanea e determinata nel proseguire nella
resistenza contro lo stravolgimento della Costituzione ma, soprattutto per
pretenderne l’attuazione.
Il Comitato Viva la Costituzione del Veneto è parte attiva e
propopositiva in due coordinamenti nati nel Veneto: il Comitato Costituzione La Via Maestra di Padova e il Coordinamento per
la Costituzione di Vicenza, di cui fanno parte molte realtà del mondo sociale e
politico.
I due coordinamenti hanno autonomamente inviato le seguenti lettere a
Deputati e Senatori del Veneto, chiedendo ragione del voto, già dato, al
Senato, e del prossimo voto alla Camera.
In seguito renderemo pubblici sia il loro voto, sia le motivazioni che ci giungeranno, sia l'eventuale non risposta agli elettori.
Deputata
/ Deputato,
Nella
prima metà del mese di dicembre alla Camera verrà discusso il ddl n. 1359-B che
prevede, oltre alla modifica dell’art. 138 della nostra Costituzione,
l’istituzione di un Comitato di 42 Parlamentari che potranno intervenire sugli
interi Titoli I, II, III e V della parte II, incluse “le modificazioni,
strettamente connesse, ad altre disposizioni della Costituzione o di legge
costituzionale”, ivi compresa, quindi, la I parte.
Praticamente,
una “delega in bianco”.
Siamo
qui a chiederle conto e ragione del suo prossimo voto: domandiamo che Lei
chiarisca a questo Coordinamento, e agli elettori tutti, i motivi che lo che
lei ritiene lo giustifichino.
La
maggior parte dei costituzionalisti considera illegittima la modifica dell'art.
138 - norma fondamentale per la variazione della Costituzione - così come
proposta, in quanto mette in discussione la natura stessa del nostro
Ordinamento democratico come insieme coerente di principi inderogabili su cui
si fonda la Repubblica.
Noi
pensiamo che la Costituzione debba essere sottoposta a una “buona manutenzione”
e soprattutto debba essere coerentemente applicata. Quello che si sta
profilando è, invece, la pressoché totale riscrittura del dettato
costituzionale. Sono, infatti, 69 su 139 gli articoli direttamente interessati
dal processo di riforma, senza qui considerare, come visto in precedenza, gli
altri “strettamente connessi”.
Inoltre,
con la nuova procedura in deroga all’art. 138, viene praticamente esautorato il
ruolo centrale e le prerogative del Parlamento e dei suoi singoli componenti,
ai quali è inibita la possibilità di presentare emendamenti ai testi proposti
dal governo, concentrando così nell'Esecutivo poteri estranei a quelli conferitigli
dalla Costituzione e ai i principi di democrazia sociale previsti e garantiti
dalla Carta.
In un
suo scritto pubblicato nel 2009, Leopoldo Elia metteva in guardia dai rischi di
un Potere costituito che opera come Potere costituente, travalicando i limiti
di sovranità che appartengono al Popolo e solo ad esso.
Ancor
più inaccettabile è il fatto che modifiche così importanti vengano votate da un Parlamento eletto con una legge che le
forze politiche non si sono decise sin qui, stranamente, a cambiare. Senza
considerare il fatto che queste cruciali modifiche al dettato costituzionale
vengono attuate senza una adeguata informazione e una effettiva partecipazione
dei cittadini al dibattito.
In poco
tempo sono state raccolte quasi 500 mila firme di cittadini, sono state indette
a giugno e ottobre manifestazioni altamente partecipate e centinaia di associazioni,
comitati, organizzazioni sindacali, partiti e movimenti politici, si sono e si
stanno mobilitando in tutta Italia, come non si vedeva da tempo nel nostro
Paese, a difesa e per l’attuazione delle norme della Carta Costituzionale.
Questo
“strappo” alle regole volute e previste dalle nostre Madri e dai nostri Padri
costituenti appare ingiustificato e inammissibile, risultando in aperta sfida
alla volontà popolare e in contrasto con i principi di rappresentanza previsti
dal dettato Costituzionale.
Poiché
il voto che lei esprimerà è di fondamentale importanza per la nostra democrazia
e non può trovare giustificazione nell’osservanza della linea imposta dal
partito di appartenenza, le chiediamo di inviarci le motivazioni del suo voto,
in forma scritta, che renderemo pubbliche, a noi cittadine/i nonché
elettrici/elettori che continueremo a impegnarci perché la Costituzione venga
attuata e non stravolta.
In
attesa di una sollecita risposta
FIRMATO
a VICENZA da:
Libertà e Giustizia di Vicenza e Bassano
Libera – Coordinamento
provinciale vicentino
Legambiente - Parco Retrone Vicenza
Comitato Viva la Costituzione del Veneto
Anpi Vicenza
C.G.I.L. Vicenza
S.E.L. Vicenza
P.D.C.I. Vicenza
P.S.I. Vicenza
Italia dei Valori, prov.di Vicenza
La Città Respira
Coordinamento dei Comitati
Coordinamento dei Comitati
Associazione Luca Coscioni di Vicenza
Fondazione Capta onlus
Circolo Romano Carotti di Bassano
Associazione Femminile Plurale - Vicenza
Associazione Orizzonti Comuni - Vicenza
Arciragazzi Vicenza
Arciragazzi Vicenza
Comitato Intercomunale Tutela Territorio
Area Berica
Consorzio Cooperative sociali Prisma
Consorzio Cooperative sociali Prisma
______________________________________________________________________
Senatrice/Senatore,
Il 23
ottobre 2013 è stato approvato in seconda lettura il DDL Cost. AS813-B che
prevede, oltre alla modifica dell’art. 138 della nostra Costituzione,
l’istituzione di un Comitato di 42 Parlamentari che potranno intervenire sugli
interi Titoli I, II, III e V della parte II, incluse “le modificazioni,
strettamente connesse, ad altre disposizioni della Costituzione o di legge
costituzionale”, ivi compresa, quindi, la I parte.
Praticamente,
una “delega in bianco”.
Siamo
qui a chiederle conto e ragione del suo recente voto: domandiamo che Lei
chiarisca a questo Coordinamento, e agli elettori tutti, i motivi che lo che
lei ritiene lo giustifichino.
La
maggior parte dei costituzionalisti considera illegittima la modifica dell'art.
138 - norma fondamentale per la variazione della Costituzione - così come
proposta, in quanto mette in discussione la natura stessa del nostro
Ordinamento democratico come insieme coerente di principi inderogabili su cui
si fonda la Repubblica.
Noi
pensiamo che la Costituzione debba essere sottoposta a una “buona manutenzione”
e soprattutto debba essere coerentemente applicata. Quello che si sta
profilando è, invece, la pressoché totale riscrittura del dettato
costituzionale. Sono, infatti, 69 su 139 gli articoli direttamente interessati
dal processo di riforma, senza qui considerare, come visto in precedenza, gli
altri “strettamente connessi”.
Inoltre,
con la nuova procedura in deroga all’art. 138, viene praticamente esautorato il
ruolo centrale e le prerogative del Parlamento e dei suoi singoli componenti,
ai quali è inibita la possibilità di presentare emendamenti ai testi proposti
dal governo, concentrando così nell'Esecutivo poteri estranei a quelli conferitigli
dalla Costituzione e ai i principi di democrazia sociale previsti e garantiti
dalla Carta.
In un
suo scritto pubblicato nel 2009, Leopoldo Elia metteva in guardia dai rischi di
un Potere costituito che opera come Potere costituente, travalicando i limiti
di sovranità che appartengono al Popolo e solo ad esso.
Ancor
più inaccettabile è il fatto che modifiche così importanti vengano votate da un Parlamento eletto con una legge che le
forze politiche non si sono decise sin qui, stranamente, a cambiare. Senza
considerare il fatto che queste cruciali modifiche al dettato costituzionale
vengono attuate senza una adeguata informazione e una effettiva partecipazione
dei cittadini al dibattito.
In poco
tempo sono state raccolte quasi 500 mila firme di cittadini, sono state indette
a giugno e ottobre manifestazioni altamente partecipate e centinaia di associazioni,
comitati, organizzazioni sindacali, partiti e movimenti politici, si sono e si
stanno mobilitando in tutta Italia, come non si vedeva da tempo nel nostro
Paese, a difesa e per l’attuazione delle norme della Carta Costituzionale.
Questo
“strappo” alle regole volute e previste dalle nostre Madri e dai nostri Padri
costituenti appare ingiustificato e inammissibile, risultando in aperta sfida
alla volontà popolare e in contrasto con i principi di rappresentanza previsti
dal dettato Costituzionale.
Poiché
il voto che lei ha espresso è di fondamentale importanza per la nostra
democrazia e non può trovare giustificazione nell’osservanza della linea
imposta dal partito di appartenenza, le chiediamo di inviarci le motivazioni
del suo voto, in forma scritta, che renderemo pubbliche, a noi cittadine/i
nonché elettrici/elettori che continueremo a impegnarci perché la Costituzione
venga attuata e non stravolta.
In
attesa di una Sua sollecita risposta
FIRMATO A PADOVA da: Coordinamento Costituzione la Via Maestra
FIRMATO a VICENZA da:
Libertà e Giustizia di Vicenza e Bassano
Libera – Coordinamento
provinciale vicentino
Comitato Viva la Costituzione del Veneto
Legambiente - Parco Retrone Vicenza
A.N.P.I. Vicenza
C.G.I.L. Vicenza
S.E.L. Vicenza
P.D.C.I. Vicenza
P.S.I. Vicenza
Italia dei Valori, prov. di Vicenza
La Città Respira
Coordinamento dei Comitati
Coordinamento dei Comitati
Associazione Luca Coscioni di Vicenza
Fondazione Capta onlus
Circolo Romano Carotti di Bassano
Associazione Femminile Plurale - Vicenza
Associazione Orizzonti Comuni - Vicenza
Arciragazzi Vicenza
Arciragazzi Vicenza
Comitato Intercomunale Tutela Territorio
Area Berica
Consorzio Cooperative sociali Prisma